martedì 29 marzo 2011

Solvay acquista una miniera di Fluorite in Bulgaria


Il gruppo Solvay ha acquisito da N&N le miniere di fluorite di Chiprovtsi, in Bulgaria, con tutti i diritti di esplorazione e sfruttamento. Operazione di integrazione verticale che ha l'obiettivo di garantire l'approvvigionamento di materie prime a basso costo per le attività a valle nei fluoropolimeri e nelle specialità fluorurate.
Solvay possiede già giacimenti di questo minerale in Namibia.
La fluorite o spatofluore è un minerale composto da fluoruro di calcio, materia prima per la preparazione dell'acido fluoridrico da cui si estrae successivamente il fluoro.

lunedì 28 marzo 2011

Alluvioni in Bolivia a fine febbraio



Il governo di La Paz ha dichiarato l’emergenza nazionale per le intense piogge attribuite al fenomeno meteorologico della “Niña” che hanno provocato inondazioni con almeno 31 vittime e 7000 famiglie colpite. Il provvedimento, ha detto il ministro della Difesa, Rubén Saavedra, consentirà la mobilitazione del personale necessario per assistere gli alluvionati con uno stanziamento pari a circa 14 milioni di euro, previsti anche per la ricostruzione. Le precipitazioni hanno causato alluvioni e straripamenti di fiumi in sei dei nove dipartimenti del Paese, Cochabamba, La Paz, Santa Cruz, Tarija, Chuquisaca e Pando.

La russa Gazprom entra nel gas del Bangladesh


La Russa Gazprom perforera' nel prossimo futuro almeno 10 pozzi di gas per conto dello Stato del Bangladesh e cerchera' di riattivarne altri due di vecchia data. Lo scrive il quotidiano The Financial Express di Dacca. Una delegazione della compagnia russa e' attualmente nella capitale bengalese per colloqui con le autorita' locali, e il presidente dell'impresa partner locale, Petrobangla, ha dichiarato che 'siamo assolutamente favorevoli alla cooperazione di Gazprom con il settore energetico nazionale'.

Angola: investimenti per le infrastruttura 3 volte superiori a quelle dell'ultimo biennio


Il Governo angolano ha deliberato uno stanziamento di 16 miliardi di dollari a copertura del Programma di Investimenti Pubblici per il biennio 2011/2012, che contempla circa 2000 progetti di sviluppo. E' una cifra superiore di oltre tre volte a quella stanziata per il biennio 2009-2010 ( 5 miliardi). Le priorità sono prevalentemente a carattere sociale: distribuzione di acqua potabile, alloggi popolari, risanamento ambientale, istruzione. Uno dei principali problemi e' rappresentato dalla necessita' di una piu' equa distribuzione delle risorse di bilancio fra il centro che include la capitale Luanda con le zone limitrofe e le altre 17 Province del Paese. Attualmente l'86 % delle risorse finanziarie dello Stato sono concentrate su Luanda e sull'Amministrazione centrale. La capitale resta infatti il grande polo di attrazione dell'attività economica e amministrativa dove si concentra circa il 75% del reddito nazionale, il 55% delle aziende in attività il 74% dell'occupazione in quelle private. 
Restano invece scoperte e ancora molto povere le aree centro-orientali, come il Malanje, Lunda Norte, Lunda Sul, Moxico e Kuando Kubango.
In questo contesto assume particolare rilievo anche il programma di recupero e potenziamento della rete ferroviaria: collegamento Luanda-Malanje, ferrovia del Benguela verso le regioni interne e Zambia, ferrovia di Moamedes fra Namibe e Huila ecc. Contestuale, la ricostruzione del Porto Commerciale di Lobito. 

Un'azienda agricola austriaca si crea energia da sola dagli escrementi delle sue galline


A Güssing (Burgenland) si trova l’azienda Wolf Nudeln GmbH, l’unico produttore di pasta fresca che utilizza uova provenienti da allevamenti propri. Le circa 30.000 galline però significano anche 3000 tonnellate di escrementi all’anno, i quali prima erano destinati alla concimazione mentre ora vengono trasformati in gas da utilizzare come fonte di energia rinnovabile, riducendo notevolmente le emissioni di anidride carbonica. 
Infatti il titolare dell’azienda, Joachim Wolf, ha costruito un impianto di biogas funzionante solo con i rifiuti provenienti dall’attività biologica dei volatili mischiati a erbe. In fase di sperimentazione dal 2010, la struttura riesce a garantire sufficiente energia al funzionamento dell’intero stabilimento.

Boom nell'export e nel turismo per l'Uruguay


Nel 2010 le esportazioni dell'Uruguay hanno toccato un record storico di 6.762 milioni di dollari con un incremento del 23% su base annua. Molto significativo (+ 37%) l'aumento delle vendite ai Paesi che aderiscono al Mercosur, il mercato comune dell'America Latina verso cui e' diretto il 31% delle vendite all'estero del Paese. In particolare il Brasile (+ 31%) si conferma come il partner piu' importante dell'area con acquisti dall'Uruguay per 1.455 milioni di dollari. L'Unione Europea nel suo insieme e' diventata il secondo maggior partner. Assorbe una quota pari al 14,7% dell'export.
In forte crescita, anche le esportazioni dirette in Cina (+ 58%) e Russia (+ 62%) a cui l'Uruguay vende soprattutto soia e carne bovina. In Italia l'Uruguay esporta per oltre 143 milioni di dollari (+ 21,40% annuo). Tra i prodotti venduti si colloca al primo posto la carne (oltre 54 milioni con un aumento del 13%). Seguono la lana con 25 milioni, (+ 17%), pesci, crostacei e molluschi (24,33 milioni, + 17%), pelli e cuoio, frutta. L''Italia ha esportato in Uruguay per quasi 136 milioni di dollari corrispondenti a una quota di mercato dell'1.9%, con un aumento del 33% su base annua. Al primo posto si colloca la voce macchinari e prodotti meccanici (55,7 milioni di dollari) seguita da apparecchiature e materiali elettrici (12,2 milioni), automobili e trattori per (8,7 milioni), prodotti farmaceutici (7,1 milioni), pelli e cuoio lavorati 5,1 milioni). Positivo anche l'andamento del turismo con 2,1 milioni di presenze nel 2010 corrispondenti a un aumento del 14,6% su base annua.

Eruzione del vulcano Bulusan nelle Filippine


Pochi giorni prima del terremoto avvenuto al largo delle Filippine, diverse migliaia di persone hanno dovuto abbandonare i loro villaggi sull’isola di Luzon nelle Filippine. L’eruzione del vulcano Bulusan ha portato alla formazione di una colonna di fumo e ceneri molto densa che ha superato i 2.500 metri d’altezza al di sopra del cratere e ha fatto scendere il buio per una ventina di minuti nel corso della mattinata di ieri. Gli evacuati sono i duemila abitanti di tre piccoli villaggi nell’area, dove le autorità hanno vietato di avvicinarsi al vulcano entro il raggio di quattro chilometri.

Terremoto nelle Filippine al largo di Manila


Forse se tutti i media del mondo avessero dato più risalto a queste notizie, probabilmente non dico che si sarebbe potuto prevedere l'esatto punto n cui si sarebbe scatenato il sisma del Giappone, ma per lo meno si sarebbe saputo che le zolle nel fondo del Pacifico non erano tanto "tranquille". E così, dopo la Nuova Zelanda, a fine febbraio una scossa di terremoto di magnitudo 5.3 è stata registrata nelle Filippine. L’epicentro a 65 km dalla capitale Manila, profondità 137 km. Al momento non si segnalano danni a persone o cose, ma molti grattacieli e palazzi di Manila hanno oscillato, gettando nel panico i residenti. Le Filippine sono soggette a frequenti terremoti, trovandosi in un’area del Pacifico (l’”anello di fuoco”), dove le placche continentali collidono.

L'Oman si accaparra anche una tappa dell'Extreme Sailing Series


Sempre per proseguire il ragionamento che gli emirati arabi stanno utilizzando i circuiti sportivi internazionali per poter entrare a far parte dei grandi del mondo, è' cominciato a Muscat, in Oman, la prima tappa delle Extreme Sailing Series 2011, il circuito internazionale che si disputa a bordo dei velocissimi catamarani Extreme 40 e che vede impegnati 11 team provenienti da nove nazioni tra i quali Niceforyou, Luna Rossa, Alinghi, Team New Zealand, Artemis, Red Bull, oltre ai due team di casa Oman Sail e The Wave Muscat.

Vancouver é la migliore città al mondo in cui vivere


Vancouver è ancora la città più vivibile al mondo: nell'edizione 2011 della classifica globale di vivibilità, stilata ogni anno dall'Economist Intelligence Unit, gruppo di ricerca che fa capo all'omonimo quotidiano finanziario, la terza città canadese ha confermato la sua superiorità.

Singapore é la città asiatica più sostenibile


Analizzando la sostenibilità ambientale delle 22 principali città asiatiche il verdetto finale ha posizionato sullo scalino più alto del podio Singapore, eletta città più verde del continente. 
Seguendo l’andamento di otto diversi parametri – emissioni di anidride carbonica, consumi energetici, compatibilità ambientale degli edifici, trasporti, gestione e trattamento delle acque, gestione dei rifiuti, qualità dell’aria e governance ambientale – l’Asian Green City Index ha sviluppato un metodo di analisi delle performance ambientali. 
Gli importanti risultati ottenuti hanno inoltre evidenziato una produzione procapite di CO2 pari a 4,6 tonnellate, inferiore a quanto rilevato in Europa (5,2 t pc) e un accumulo di 375 kg pro capite annuali di rifiuti, meno che in America Latina (456 kg) e in Europa (511kg) simbolo del crescente impegno a sostegno della salvaguardia ambientale.

Le Donne a capo di aziende aumentano in Svezia


Cresce in Svezia il numero di donne alla guida di un’azienda. Secondo la Svenskt Näringsliv (la Confederazione delle imprese svedesi) su un totale di circa 800 mila persone che gestiscono una impresa, le donne manager sono sempre di più: l’incremento nell’ultimo decennio è quantificabile in un considerevole +36%. Tradotta in numeri, la percentuale corrisponde a circa 238 mila donne a capo di una impresa. Il dossier ha conteggiato tutti i livelli: dagli imprenditori in proprio agli amministratori delegati delle società quotate in borsa.

Boom israeliano: La Banca d'Israele ha alzato i tassi d'interesse


La banca d’Israele ha innalzato il tasso d’interesse, portandolo al 2.5 per cento. La decisione è stata presa nella serata di ieri dal governatore dell’istituto, Stanley Fischer; gli analisti internazionali, che avevano largamente preconizzato la mossa, sottolineano che si tratta del secondo mese di fila che il tasso d’interesse viene aumentato.
La Banca ha spiegato di aver preso questa decisione guardando alla rapida crescita economica che sta investendo il Paese, determinata dalla domanda interna.
A metà febbraio, l’Ufficio centrale delle statistiche ha pubblicato dati che mostrano un incremento del 7.8 per cento del prodotto interno lordo israeliano nel quarto trimestre del 2010: crescita che la stampa nazionale non ha esitato a definire «boom». Fischer ha dichiarato anche di aver riflettuto sui dati dell’inflazione e sul mercato immobiliare: «I prezzi delle case continuano a salire in modo esorbitante – ha sottolineato il governatore –, negli ultimi dodici mesi sono aumentati del 17.5 per cento. E malgrado in gennaio sia stata registrata una diminuzione del volume dei nuovi mutui, questa tendenza non sembra sul punto di rallentare, anzi».

Israele e Stati Uniti superano un altro test per il missile Arrow


È stato coronato da pieno successo un nuovo test - il diciottesimo - del missile antimissile Arrow (Hetz), prodotto congiuntamente da Israele e Stati Uniti. Lo ha affermato il ministero israeliano della difesa.
Il test è avvenuto ieri sulla costa occidentale degli Stati Uniti.

Cresce il tasso di disoccupazione i Slovacchia


Il tasso di disoccupazione della Slovacchia nel mese di Gennaio ha raggiunto cifre da record nel periodo post-crisi, arrivando al 12,98%, che rappresenta un aumento di 0,52 punti percentuali su base annua, ha annunciato ieri l’Ufficio del Lavoro, Affari Sociali e Famiglia (UPSVaR). Presso i Centri di lavoro sono state registrate un totale di 391.637 persone in cerca di lavoro a Gennaio, l’89% dei quali hanno dato una immediata disponibilità per iniziare a lavorare.

Balzo nella produzione industriale per la Polonia


La produzione industriale polacca cresciuta del 10,3% a gennaio, su base annua. Un risultato che migliora le previsioni che stimavano un aumento poco sotto il 10%. Il dato reso noto dall'Ufficio centrale di statistica sconta pero' una diminuzione del 6,4% rispetto a dicembre 2010. Il dicembre scorso é stato il secondo mese con la crescita più forte nel 2010 registrando un +11,5% su base annua.

Prima del terremoto del Giappone, il terremoto in Nuova Zelanda


Il 22 febbraio a un mese prima dal terremoto del Giappone, é la Nuova Zelanda ad aver subito un fortissimo sisma. Ovviamente nessun grande media ne ha parlato. Edifici crollati in seguito al forte terremoto registrato nella seconda città del paese, Christchurch, che ha provocato la morte di almeno 65 persone. Circa 120 superstiti sono stati estratti vivi dalle macerie, ma il bilancio delle vittime sembra destinato a salire, dopo il secondo forte sisma che ha colpito la città da quasi 400.000 di abitanti negli ultimi cinque mesi.
"Probabilmente stiamo assistendo al giorno più buio della Nuova Zelanda... Il bilancio che ho al momento è di 65 vittime e potrebbe salire", ha detto a una tv locale il primo ministro John Key, che era volato a Christchurch, sua città natale, dove ancora risiede la sua famiglia.
Il sisma di magnitudo 6.3 - con epicentro a soli quattro chilometri di profondità e una decina di chilometri da Christchurch, secondo il Geological Survey statunitense - ha colpito all'ora di pranzo ora locale, quando strade e negozi erano affollati e gli uffici aperti.
Per il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) Enzo Boschi, il sisma e' stato causato dall'attivazione di una faglia del tutto sconosciuta ai geologi e a bassa profondita'.

domenica 27 marzo 2011

Rating ribassato e disoccupazione ai massimi per il Giappone


Già a fine febbraio, prima del sisma, il rating del Giappone era stato declassato da stabile a negativo e il mercato giapponese del lavoro continua a scontare gli effetti della crisi economica mondiale scoppiata a fine 2008, registrando nel 2010 la quota record di 1,21 milioni di disoccupati a lungo termine, con un incremento di 260.000 unità sul 2009. I dati, diffusi dal ministero degli Interni, si riferiscono al numero di persone che non sono riuscite a trovare un impiego per oltre un anno, e rappresentano il risultato peggiore dal 2002, quando fu avviata la raccolta di statistiche comparabili. 

Forse un terzo esperimento nucleare per la Corea del Nord


La Corea del Nord sta scavando tunnel nello stesso luogo da dove ha effettuato i suoi due primi esperimenti nucleari, dando credito alle informazioni dei servizi segreti di Seul secondo cui si accingerebbe ad effettuarne un terzo, secondo quanto riferisce l’agenzia sudcoreana Yonhap ripresa dalla Reuters.
La Yonhap afferma che i nordcoreani stanno scavando svariati tunnel per trovare quello più adatto all’esperimento.
Fonti governative sudcoreane hanno dichiarato che l’esperimento verrebbe effettuato utilizzando materiale preso dalle scorte di plutonio di Pyongyang, che secondo le stime dei servizi di Washington e Seul è sufficiente per costruire otto bombe.

Aumenta l'export di gioielli indiani


Le esportazioni indiane di gioielli in oro hanno raggiunto nel periodo aprile-gennaio la cifra di 8,04 miliardi di dollari, il 13% in piu' rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In totale le esportazioni di gemme e gioielli nei primi dieci mesi del corrente anno fiscale sono cresciute del 39% a 30,60 miliardi. Lo comunica il Gem & Jewellery Export Promotion Council. Nel 2009-10 l'India ha esportato pietre preziose e gioielli per un valore pari a 28,42 miliardi di dollari, circa il 12% del totale delle esportazioni del Paese. Buone le prospettive di crescita del settore anche per il prossimo anno, durante il quale si conta di raggiungere un incremento dell'export del 12-15%.

Arrestato il figlio di Mehdi Karrubi in Iran



Ali Karrubi, figlio di Mehdi Karrubi, uno dei leader dell'opposizione iraniana, e' stato arrestato il 22 febbraio, secondo alcuni siti dell'opposizione. Il sito Sahamnews, dello stesso Karrubi, riferisce che la scorsa notte il figlio del leader e' stato arrestato insieme con la moglie, Nafiseh Panahi, che qualche tempo dopo e' stata rilasciata, mentre le forze di sicurezza hanno compiuto un raid nella casa dello stesso Mehdi Karrubi e l'hanno perquisita. Karrubi e' praticamente agli arresti domiciliari.

Proteste a Sulaimaniya


Non si ferma la protesta a Sulaimaniya, uno dei due maggiori centri della regione del Kurdistan, dove oggi in 5.000 sono scesi in piazza chiedendo riforme politiche e un'inchiesta sugli incidenti della scorsa settimana, durante i quali sono stati uccisi due manifestanti.

Spariti 40 miliardi di dollari dall'Iraq


Quasi quaranta miliardi di dollari spariti: soldi dell'Iraq che erano nel fondo in cui confluiscono i proventi delle vendite del petrolio. Fondo che è, teoricamente, ancora sotto supervisione internazionale.
"Mancano soldi, e non sappiamo dove siano andati": questa la comunicazione di Usama al Nujaifi, presidente del Parlamento iracheno – ieri, a Baghdad, nel corso di una conferenza stampa.

Il Libano punta sull'eolico


Il Libano progetta di coprire con le fonti rinnovabili il 12% dei consumi di energia entro il 2020, puntando soprattutto sull'eolico. Il Paese ha varato nel 2007 un progetto di ricostruzione e sviluppo che fa perno sull'innovazione, sull'efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili per rilanciare l'economia e ridurre la dipendenza energetica dalle importazioni di prodotti petroliferi.

Kosovo: governo a Thaci, ma Presidente é Pacolli


Dopo gli accordi raggiunti fra i due partiti della coalizione, Behgjet Pacolli è stato eletto presidente del Kosovo. A favore di Pacolli, leader del partito Alleanza per il nuovo Kosovo (Akr), eletto al terzo turno delle votazioni alle quali non ha partecipato l'opposizione, hanno votato 62 deputati - uno in più del necessario - sui 67 presenti. Se non fosse stato eletto alla terza votazione, il Kosovo avrebbe dovuto indire elezioni anticipate. 
A guidare il nuovo governo però, sarà ancora Hashim Thaçi, accusato al Consiglio d'Europa di coinvolgimento nel traffico di organi in Kosovo e Albania alla fine degli anni Novanta.

Aumenta l'export di prodotti orticoli per il Kenya


Nel 2010 l'export di prodotti orticoli del Kenya ha registrato una crescita del 9,4 per cento, per un valore pari a circa 695 milioni di euro, contro i 635 dell'anno precedente. Lo ha reso noto l'Associazione degli esportatori di prodotti agricoli, il cui presidente, Richard Collins, si e' detto anche soddisfatto per l'andamento registrato nelle prime settimane del 2011. "Prezzi e volumi dell'export di fiori non sono mai stati migliori negli ultimi cinque anni", ha detto Collins, alludendo alla punta registrata dall'export in coincidenza con la festa di San Valentino.

Aumentano le strutture ricettive e i turisti in Bulgaria


Il numero di hotel in Bulgaria cresce e per l'ultimo trimestre del 2010 è aumentato del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2009. Il numero delle camere è aumentato del 2,2%.
I pernottamenti sono aumentati di 108.000 unità (7,1%) rispetto allo stesso periodo del 2009 e hanno raggiunto l'1,6 milioni. Questo è dovuto alla crescita delle visite da parte di stranieri, che rappresentano un buon 22%.

Rinviato l'ingresso di Romania e Bulgaria nell'area Schengen


L’ingresso della Romania e della Bulgaria nell’area Schengen è stato rinviato a data da destinarsi. A deludere le speranze dei dirigenti rumeni e bulgari, che aspiravano ad ottenere il via libera per il prossimo marzo, pare sia l’ostilità di una quindicina di Paesi Membri, con in prima fila l’asse franco-tedesco. Un eventuale ingresso di Bulgaria e Romania nell’area Schengen sembra per le due nazioni «prematuro».
I due paesi balcanici non sarebbero ancora in grado di assicurare la  necessaria opera di controllo dei confini dell’area senza frontiere, come dimostrato dal fallimento bulgaro nella gestione della frontiera con la Turchia. Non solo, i ministri criticano il fatto che in entrambi i paesi persista un intollerabile livello di corruzione diffusa e che nel caso della Bulgaria vi sia una consistente presenza del crimine organizzato.
Il Presidente rumeno Traian Basescu ha criticato fortemente il documento e ha accusato Francia e Germania di compiere così un atto di «discriminazione».
Le autorità rumene hanno poi respinto le critiche di Parigi in merito alla scarsa sorveglianza dei flussi con la Moldavia, sostenendo che invece il complesso sistema di telecamere lì installato permetta di controllare ogni movimento. 
Di tutt’altro profilo la reazione di Sofia. Il Primo Ministro Boyko Borissov ha scelto di non criticare Parigi in occasione della massiccia espulsione di rom bulgari nella scorsa estate, sperando che ciò avrebbe portato a non porre il veto all’ingresso della Bulgaria in Schengen. Nonostante questa speranza sia stata delusa, l’unica reazione ufficiale alla lettera franco-tedesca è stata una dichiarazione di impegno a raddoppiare gli sforzi per raggiungere i risultati richiesti per entrare a far parte dello spazio senza frontiere. 
In Bulgaria, il Ministro degli Interni Rumen Petkov, recentemente dimessosi in seguito ad uno scandalo che lo vede legato ad alcuni ambienti mafiosi, ha dichiarato che 30 milioni di euro dei 130 dati dalla Commissione Europea alla Bulgaria per sostenere le procedure di ingresso in Schengen sarebbero stati «rubati». Non solo, la Commissione sta seguendo attentamente un altro scandalo, quello delle intercettazioni di conversazioni private commissionate dal governo di Boyko Borissov senza l’autorizzazione del giudice.
Per quanto riguarda la Romania, gli scandali che periodicamente coinvolgono gli agenti doganali (traffico di merci di contrabbando come sigarette, armi, droga, ecc), e la recente riduzione del 40% del loro stipendio che li renderà così ancor più disponibili ad essere corrotti, sono un’altra fonte di preoccupazione a Bruxelles.

L'emiro del Bahrain libera alcuni prigionieri sciiti


Il re del Bahrain Hamad Ben Issa Al-Khalifa ha ordinato nella serata di ieri la liberazione dei prigionieri sciiti, una delle richieste chiave dell'opposizione. Un deputato del Wefaq, il principale gruppo sciita di opposizione, ha commentato la scelta del re positivamente. "é una delle misure chieste per riprendre il dialogo" ha detto. In questo modo, l'emiro accontenta sia gli USA, che chiedevano che la famiglia reale e il governo si confrontassero pacificamente con i manifestanti, sia i manifestanti stessi. Resta da vedere quali richieste dei protestanti accoglierà l'emiro. Di sicuro non quella della fine della dinastia Al-Khalifa.

Nuova marcia di protesta a Manama, Bahrain


Lo scorso 22 febbraio si é tenuta una nuova marcia molto importante in Bahrain. A Manama si chiede la caduta del governo. Lo riferiscono giornalisti sul posto. Decine di migliaia di persone si sono radunate su un grande viale che porta alla Piazza delle Perle, epicentro della protesta e distante circa tre chilometri.
I manifestanti, tra cui molte donne, hanno cominciato a sfilare sotto un grande striscione sul quale è scritto “Marcia della fedeltà ai martiri”, con le fotografie dei sette sciiti uccisi durante la repressione del movimento di protesta. Tanti gli slogan contro la famiglia reale al Khalifa. La polizia è assente, ma la marcia è sorvegliata dall’alto con un elicottero.

Nuobe Autostrade per la Polonia


Il Ministero delle Infrastrutture polacco, Cezary Grabarczyk ha pubblicato la bozza del Programma generale di costruzione stradale per gli anni 2011-2015 che riporta con particolare dettaglio le iniziative e gli stanziamenti previsti per il primo triennio. Entro il 2013 saranno realizzati oltre 810 km di autostrade, 691 km di superstrade e 203 km di circonvallazioni. Si aggiungono diversi importanti lavori di ristrutturazione e interventi di rifacimento del manto stradale. Il Programma sara' finanziato per il periodo 2011-2013 con un budget di 67,6 miliardi di zloty (pari a quasi 17 miliardi euro).

Non solo petrolio per l'Angola


Il Governo dell'Angola ha messo a disposizione dei programmi di sviluppo per l'agricoltura 142 i milioni di dollari I soldi sono nella disponibilita' di due banche che dovranno utilizzarli per sostenere le associazioni di contadini per imprimere un colpo di acceleratore al programma governativo di lotta alla fame e alla poverta'. Il ministro dell'Agricoltura, Afonso Pedro Canga, durante una visita nella provincia di Huila per vedere lo stato di avanzamento dei lavori di una fabbrica di concentrato di pomodoro, ha voluto sottolienare che l'aumento della produzione "passa necessariamente attraverso l'impegno delle associazioni dei contadini", che devono essere i primi protagonisti dello sviluppo agricolo della regione.

Nuove proteste dei disoccupati ad Annaba, Algeria


Il 22 febbraio scorso c'é stato una nuova manifestazione di dissenso al governo algerino da parte dei disoccupato ad Annaba, dove sette manifestanti si sono feriti in diverse parti del corpo.
I sette giovani, riporta la stampa algerina, si sono tagliati davanti alla sede della wilaya (prefettura) e uno di loro, ferito gravemente al torace, ha perso i sensi.
Diversi tafferugli sono scoppiati tra le forze di sicurezza e le decine di manifestanti riuniti davanti all'edificio.
Annaba, porto sul mar Mediterraneo nella parte orientale del paese, é il punto di partenza dei migranti diretti in Italia, soprattutto la Sardegna, ed è stata teatro nelle ultime settimane di numerose proteste dei disoccupati.
Le autorità stanno tentando di riportare le calma: hanno avviato un censimento dei disoccupati e annunciato la creazione di circa 7.000 posti di lavoro. In soli 3 giorni però, scrive Liberté, soltanto nel comune di Annaba sono state presentate oltre 36.000 domande di lavoro.

Anche il settore giudiziario sciopera in Algeria


L'Algeria, che ha dato il via alle rivolte nei paesi arabi, ha preparato una serie di scioperi in molti settori. La protesta ormai dilaga ovunque. L'astensione dal lavoro dei dipendenti della Giustizia algerina è durata più di sei giorni consecutivi. Da lunedì 28 febbraio, per tre giorni, gli impiegati comunali sono scesi in piazza per chiedere al governo un sistema che possa premiare la loro produttività.
Secondo l'Unione nazionale autonoma della pubblica amministrazione del personale, lo sciopero ha interessato il 65% del personale impiegato, ma con un basso tasso di Algeri a causa di "pressioni" da parte dello Stato, che osteggia la protesta. Il 16 febbraio scorso, uno sciopero di vasta portata ha paralizzato tutti i tribunali del Paese. Il motivo che sta alla base del dissenso è più che legittimo: in alcune giurisdizioni, il Dipartimento di giustizia utilizza gli ufficiali giudiziari per sostituire i legali, facendo così infuriare gli avvocati, i quali hanno deciso di boicottare le udienze.