sabato 16 novembre 2013

Base militare italiana a Gibuti



L'Italia avrà una base militare permanente a Gibuti. O meglio, ce l'ha. Da giugno é stato firmato l'accordo con lo staterello africano ex colonia francese (Territorio degli Afar e Issa). L'area é strategica: di passaggio di tutti i convogli diretti non solo a Cina e India, ma anche al Golfo Persico, sempre più numerosi. Il problema dell'area? La pirateria, in particolare somala ma anche yemenita.
Qualcos'altro? il terrorismo. Fra Yemen, Sudan, Somaliland e Somalia, si tratta di una delle zone più povere al mondo, senza possibilità di riscatto, se non quella di affidarsi a truppe fondamentaliste che fintamente si attaccano la religione, come Al-Qaeda, che qui sta costruendo fortissime milizie, un po' come avviene nel povero Sahel Del Mali, Niger o Ciad.

Ciò che si sa é che questo tipo di basi costano parecchio agli stati. Ciò che non si sa é l'ammontare dell'investimento che secondo ilfattoquotidiano.it é di 27,1 milioni di euro fino al 2020. Solo per avere la base, oltre ai costi operativi e dei soldati che vi saranno stanziati.

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