lunedì 25 novembre 2013

In futuro libero commercio fra Corea del Sud e Indonesia



Un mese fa c'é stato un summit per accelerare il processo di libero commercio fra Corea del Sud e Indonesia.. Tra le questioni sul tavolo, la più importante ha riguardato la volontà espressa dai due paesi di portare a termine entro l’anno i negoziati per un rilevante accordo commerciale; detti negoziati erano stati avviati nel luglio 2012. L’accordo rientrerebbe fra i cosiddetti “Comprehensive Economic Partnership Agreements” (CEPA), accordi appartenenti alla categoria dei Free Trade Agreements.
Le liberalizzazioni che recherebbe il futuro accordo dovrebbero condurre, nei calcoli di Seoul, a grossi vantaggi per i produttori coreani di automobili e di navi, oltre che per le compagnie del settore petrolifero e chimico. L’intento, secondo la Park, è quello di triplicare il commercio bilaterale già dal 2020. Al contempo, l’Indonesia mira ad attirare nel paese tecnologia, innovazione e pesanti investimenti coreani. L’Indonesia, inoltre, con i suoi 250 milioni di abitanti, i cui redditi sono costantemente in crescita, è tra i mercati più appetibili per il “made in Korea”; senz’altro il mercato più interessante tra i paesi ASEAN. Proprio tra i paesi ASEAN, l’Indonesia è l’unico membro del G20, e da ciò ben si capisce quale sia oggi il peso economico e politico di questo paese
aziende sudcoreane hanno firmato contratti per alcuni dei più importanti investimenti infrastrutturali indonesiani, tra cui il Sunda Straits Bridge e l’aeroporto internazionale Soekarno-Hatta.
Il summit appena svoltosi, conferma che la Corea del Sud, nonostante il cambio di amministrazione, continua a vedere nel sud-est asiatico, in particolare in Vietnam, Malaysia e Indonesia uno sbocco naturale per il rafforzamento della sua diplomazia economica, dimostrando nell’ultimo decennio un attivismo ed un’energia che, fatte le dovute proporzioni, non trova paragoni negli altri attori principali della regione.

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