domenica 10 novembre 2013

Fine del segreto banciario svizzero.. Almeno in parte..



Dal 1 novembre una legge obbliga anche le banche elvetiche a fornire le informazioni sui propri correntisti esteri alle autorità straniere che dovessero richiederle: cade il principio della privacy bancaria.
Se già oggi possono essere fatte rogatorie penali a cui la Svizzera non può opporsi, con l'abolizione del segreto bancario diventa possibile richiedere accertamenti sul conto di un cliente anche per via amministrativa. Cioè senza l'intervento di magistrati e pubblici ministeri, bensì in modo ordinario.
La legge svizzera, adottata nel rispetto delle normative dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) che spingono per una progressiva trasparenza internazionale, permette controlli a largo spettro, aumentando così le possibilità che un contribuente italiano venga intercettato.
Il Fisco può chiedere accertamenti su un gran numero di clienti. La richiesta di nominativi alle banche elvetiche potrebbe diventare massiva: quindi, per esempio, l'Agenzia delle entrate in Italia può individuare redditi o attivi superiori a una certa soglia e chiedere alle banche svizzere se ci sono titoli in deposito collegati a tali nomi.
Ma se usano un prestanome?

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