domenica 10 novembre 2013

Per sostenere i costi, le istituzioni spagnole chiedono di mandare i cittadini in pensione a 70 anni



Il limite per l'età pensionabile in Spagna "va elevato nel minor tempo possibile a 70 anni e bisogna avere almeno 40 anni di contributi per ottenere la pensione piena". La proposta è di José Luis Feito, presidente dell'Istituto di Studi Economici (IEE) - centro pensante della Confederazione degli imprenditori (CEOC) - e presidente della Commissione economia del patronato degli industriali.
Da quest'anno l'età pensionabile per gli spagnoli è stata elevata da 61 a 65 anni in quanto è entrata in vigore la riforma del sistema pensionistico approvata nel 2011 dal Governo di Zapatero. A regime limite sarà di 67 anni entro il 2027. Per calcolare la pensione si terrà conto della contribuzione degli ultimi 16 anni, in seguito - e sempre entro il 2027 - il calcolo sarà fatto sui contributi degli ultimi 25 anni.
Secondo la Banca di Spagna, nel 2017 si arriverà a un importo più basso del 5% rispetto a quelli calcolati con la legge precedente. I primi ad essere interessati dagli effetti della riforma sono i nati nel 1948, per raggiungere il 65/o anno appena iniziato, mentre la riforma completa sarà applicata ai nati nel 1960, che compiranno 67 anni nel 2027.

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