domenica 10 novembre 2013

Il Portogallo studia di chiedere un Prestito per togliersi dall'empasse del controllo finanziario internazionale



Il Portogallo sta trattando con i creditori internazionali per la concessione di una linea di finanziamento 'precauzionale' all'inizio dell'anno prossimo, fiducioso di non dover fare ricorso a un secondo pacchetto di salvataggio.
Lo dice il ministro dell'Economia Antonio Pires de Lima.
"Davvero non credo avremo bisogno di un secondo programma" dichiara.
Alla possibilità che Lisbona ricorra a una linea di credito precauzionale ha già fatto riferimento il mese scorso il vice premier Paulo Portas, secondo cui Lisbona deve porre fine al "periodo di protettorato estero" in vigore secondo l'attuale schema degli aiuti internazionali, mentre un prestito 'standby' sarebbe una formula completamente diversa.
A metà del 2014 termina il programma degli aiuti Ue-Fmi-Bce e il Portogallo deve tornare a finanziarsi sui mercati. Molti analisti sono del parere che Lisbona avrà comunque bisogno di ulteriore tutela da parte dei partner comunitari.

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