domenica 17 novembre 2013

Una zona di libero commercio a Cuba



Tra pochi giorni, il porto di Mariel diverrà un avamposto capitalista. Dal primo novembre l'isola caraibica ospiterà un'area di libero scambio, portuale appunto. Più di 465 chilometri quadrati per una Ftz (free trade zone)che costerà 900milioni di dollari, finanziati dal Brasile. L'idea è quella di attrarre investimenti dall'estero e soprattutto fluidificare i commerci marittimi con il Messico, il Brasile e la Cina, partner che consentirebbero a Raul Castro di aggirare le regole capestro che ne ostacolano la crescita. L'embargo, che tutti considerano anacronistico e pernicioso, sia Obama sia la nomenklatura cubana, potrebbe essere aggirato dalla Free trade zone.

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