sabato 2 novembre 2013

Riparte il dialogo fra il Mali e i ribelli Tuareg dell'Azawad


A inizio ottobre si é riaperto il dialogo fra il Governo del Mali e i ribelli Tuareg per la liberazione dell'Azawad. La svolta é stata data dal rilascio delle autorità maliane di rilasciare 23 prigionieri di guerra.

Un precedente accordo di pace era stato raggiunto nello scorso giugno a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, nel tentativo di costruire le basi per un rafforzamento dell’autorità centrale nel Mali del Nord, sull’onda dell’iniziale successo dell’intervento militare a guida francese. A far saltare gli accordi per il cessate il fuoco era stato il mancato rispetto da parte del governo maliano dei punti stabiliti come passaggi necessari del percorso verso la definitiva pacificazione.

Il Movimento Nazionale per la Liberazione dell’Azawad (MNLA) è un movimento politico e militare composto da tuareg e basato principalmente nella provincia di Kidal. Il gruppo si batte per la separazione del Mali del Nord dal resto del Paese, lamentando lo storico disinteresse da parte della capitale Bamako.

Nella prima metà del 2012, il MNLA ha unito la propria battaglia a quella dei gruppi islamici – primo fra tutti Ansar Eddine – che cercavano di prendere il controllo del Nord del Mali. L’azione congiunta è riuscita a sradicare dalle istituzioni centrali nell’arco di pochi mesi il controllo del Nord del Paese e a permettere a islamisti e a separatisti tuareg di gestire il potere nelle prime tre città del Nord: Kidal, Gao e Timbuktu.

Subito dopo la presa del Nord, iniziarono i dissapori tra i gruppi jihadisti e le milizie del MNLA, legati in primo luogo alla rigida applicazione della Shari’a praticata da Ansar Eddine e dagli uomini del Mujao (Movimento per l’Unicità e per la Jihad nell’Africa Occidentale) e di AQMI (Al-Qaeda nel Maghreb Islamico) nelle aree controllate, disinteressandosi dell'obiezione di quella parte di popolazione tuareg contraria a tale durezza. Combattenti tuareg legati al MNLA si trovarono presto in lotta contro i jihadisti e finirono per trovare riparo principalmente nell’area di Kidal.

La tregua di Ouagadougou ha però avuto vita breve: a inizio settembre, membri del MNLA sono tornati ad attaccare l’esercito maliano, a seguito di polemiche riguardanti il rispetto degli accordi raggiunti nei negoziati.

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