domenica 13 febbraio 2011

Intervista a Giacomo Sanfelice di Monteforte, Ambasciatore Italiano in India


Vorrei postare uno stralcio di un'intervista di Luigi Caricato al nuovo Ambasciatore d'Italia in India, Giacomo Sanfelice di Monteforte. L'intervista completa, potete trovarla qui: http://www.teatronaturale.it/articolo/10846.html , ma io ho trovato particolarmente interessanti questi punti:
  • Caricato chiede all'ambasciatore quali siano le opportunità commerciali dell'Italia in India.
L'Ambasciatore risponde che nel 2010 il volume degli scambi commerciali fra i due paesi é aumentato del 20% con un interscambio di  8 miliardi di dollari. La classifica vede l'Italia essere il quarto partner commerciale fra i paesi dell'UE, dopo Germania, Regno Unito e Belgio e a pari merito con la Francia. Viene inoltre precisato che l'italia é il 12° paese investitore in India.

La risposta mi lascia un po' insoddisfatto: l'Italia sarà anche il 4° partner commerciale fra i paesi UE, ma prima di tutti i paesi UE, quali sono gli altri grandi partner commerciali indiani? Mi risulta difficile pensare che USA, Cina, Giappone, Australia e Pakistan non abbiano valori maggiori ai nostri. E soprattutto: il Belgio. Come é mai possibile che un paese così piccolo abbia ancora fette di mercato così immense, soprattutto nei confronti di un paese enorme e dal potenziale immenso?  

  • Considerazioni sull'India e sull'importanza di queste cifre.
L'ambasciatore, effettivamente, risponde a Caricato che queste cifre sono assolutamente al di sotto delle potenzialità che, per esempio, nel settore agroalimentare sono enormi. L'India é la prima produttrice di latte al mondo e il secondo di frutta e verdura, ma ogni anno perde qualcosa come 9,5 miliardi di euro perché i prodotti non riescono ad arrivare in tempo ai mercati o nei porti ed aeroporti per essere esportati per mancanza di infrastrutture adeguate, che rendono il paese ancora molto indietro nello sviluppo economico da questo punto di vista. Il 40% della produzione agricola indiana deperisce prima di arrivare al consumatore e solo un parte marginale di prodotti alimentari viene trasformata.

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