sabato 19 ottobre 2013

ABKHAZIA: 20 ANNI DI INDIPENDENZA DE FACTO


Gli Abkhazi, o Abcasi, nell'italianizzazione del nome, sono un antichissimo popolo del Caucaso. A differenza di molti altri popoli dell'area non si sono particolarmente dispersi nella regione, in Europa o nel resto del mondo. In epoca post romana e nel medio evo il Ducato Abcaso era addirittura più grande e forte del principato georgiano. Questo fino a quando tutte le tribù georgiane non si sono unite e hanno dato vita a un regno che iniziò ad includere anche il territorio abcaso. Con la conquista russa della Georgia, l'Abkhazia o Abcasia, é stata declassata a territorio autonomo all'interno di una repubblica georgiana federata all'Unione Sovietica. Dall'inizio del 900 a inizio anni '90 dello stesso secolo i georgiani hanno "invaso" il territorio abcaso, georgianizzandolo. Questo nonostante l'Unione Sovietica avesse concesso qualche autonomia al popolo abcaso che però si era ritrovato a rappresentare solo il 15% della popolazione del suo territorio.
Con lo sfascio dell'URSS la Georgia si rese indipendente e confermò la sua costituzione pre-Sovietica. Da qui il terrore degli abcasi che videro la propria autonomia terminata.

Per questo motivo dichiararono l'indipendenza, ovviamente non riconosciuta né dalla Georgia né da alcun altro paese al mondo. Questo fatto portò a due guerre durante le quali i georgiani furono decimati e deportati.
Dagli oltre 500.000 abitanti della repubblica negli ultimi anni dell'URSS si é passati a poco più di 200.000. La composizione però é stata stravolta: oggi gli abcasi sono tornati nuovamente ad essere la maggioranza, rappresentando quasi il 44% del totale.

L'Abkhazia potè vincere contro la più grande e popolata Georgia perché portò avanti le sue guerre contemporaneamente all'Ossezia del Sud, altra repubblica autonoma interna alla Georgia e perché poté contare sull'appoggio della Russia. La Russia appoggia l'indipendenza dell'Abkhazia per poter contare su agevolazioni nella perforazione di idrocarburi al largo del Mare del Nord davanti alla costa Abcasa e per poter aprire le sue coste all'imprenditoria turistica Russa.

Dal 1993 l'Abkhazia é di fatto indipendente. Solo dal 2008 ha cominciato a ricevere riconoscimenti internazionali che al momento però si riducono a una manciata: Russia, Nicaragua, Venezuela, Nauru, Vanuatu e Tuvalu. Anche Ossezia del Sud e Transnistria la riconoscono, ma anch'esse non sono riconosciute dall'ONU.

A 20 anni dall'indipendenza de facto l'Abkhazia si riduce quindi a essere uno stato fantoccio, appoggiato dall'enorme madre Russia che la usa per proprio scopi energetici e per indebolire il vicino georgiano dalla tradizione cristiana che l'avvicina alla ricca Unione Europea  e la rende inattaccabile.

Un anniversario forse un po' amaro: non riconosciuta, una popolazione che non permette di poter essere equiparata a una nazione mediamente importante, e che non riuscirebbe a darle nemmeno rappresentanza in diversi paesi del mondo a causa dei costi (un paese, oggi, riesce a essere in grado di pagare tutte le strutture di cui ha bisogno una nazione moderna quando supera i 2 milioni di abitanti).

Fra poco ci saranno le Olimpiadi invernali di Sochi, località balneare russa vicino all'Abkhazia. Riuscirà questa manifestazione ad alzare la questione abkhaza all'attenzione del mondo oppure l'Abkhazia, insieme al suo popolo, é destinata a rimanere una regione non riconosciuta e conosciuta dal mondo?

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