sabato 19 ottobre 2013

ATTENTATO ALLA BASE ITALIANA DI SHINDAND IN AFGHANISTAN


La missione NATO AISAF, che aiuta i militari afghani a combattere i ribelli talebani, ha affidato all'Italia la zona orientale del paese e in particolare le province della bellissima città di Herat e quella più desertica di Farah. Una delle basi principali é quella di Shindand, sulla quale l'altro ieri sono stati lanciati due missili dei ribelli. Fortunatamente non ci sno stati gravi danni se non la rottura di alcuni vetri della torretta di controllo.

Nello stesso giorno il Ministro Italiano per la Difesa Mario Mauro ha spiegato che durante il 2014 i soldati italiani occupati in Afghanistan scenderanno a 1.800 unità.
Effettivamente il 2014 é l'ultima anno di attività dell'AISAF.

A partire dal 2015 quindi, se il Parlamento la approverà, sarà possibile una campagna non per aiutare gli afghani a combattere per per sostenere lo sviluppo del paese.

Quanto costerà questa iniziativa al di fuori della NATO?

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