Che la Grecia sia stata salvata in extremis dalla bancarotta non é un mistero.
Anzi, che effettivamente abbia fatto bancarotta e che siano sopraggiunti BCE, FMI ed Europa a salvarla non é un mistero.
Una settimana fa si sono incontrati i rappresentanti dei creditori internazionali e il ministro delle Finanze greco, Iannis Stournaras per approfondire il discorso su come proseguire nel memorandum imposto alla Grecia.
I negoziati si concentrano su tre tematiche principali:
- L’esigenza improvvisa (ma sussurrata da almeno un anno) di prendere ulteriori misure fiscali da 2 miliardi di euro nel 2014
- L’eventuale decisione di riduzione del debito dopo le elezioni europee di maggio
- Non eseguire la decisione di scadenza differita delle obbligazioni detenute dall’Eurozona in grado di coprire una parte del fabbisogno di finanziamento per il prossimo anno
Si sa che gli stipendi dei dipendenti pubblici e le pensioni sono già stati ridotti ai minimi termini in un paese dove comunque il costo della vita non accenna a diminuire, soprattutto ad Atene, dove vive metà dell'intera popolazione della nazione e nelle isole più famose e glamour come Mykonos, Santorini, Creta e Rodi, a causa del turismo internazionale che porta sì soldi ma che allo stesso tempo mantiene alti i prezzi.
Il rischio per il Paese è che vi sia il quarto taglio a stipendi e pensioni, il tfr concesso a rate ai lavoratori che vanno in pensione oltre a nuove tasse per rientrare da quel mancato incasso. I sindacati sono pronti a fare le barricate (possibile sciopero generale per fine ottobre) e con i disordini sociali nuovamente in agguato.
Uno studio appena condotto dal comune di Atene ha mostrato, a 3 anni dall'inizio della crisi, una società fortemente cambiata in cui su una popolazione complessiva di 2 milioni di cittadini nella sola capitale, che si estendono a 5 milioni nell’intera area metropolitana ateniese, 20mila sono i poveri assoluti. In particolare, 1.667 assistiti per i pasti, 480 senzatetto e 774 famiglie beneficiarie del Sos sociale. A cui vanno sommati i circa 2.500 suicidi da crisi.
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