sabato 26 marzo 2011

Per l'Angola le energie rinnovabili sono una priorità


Un paese dalla crescita economica senza precedenti nell'ultimo decennio. Più ancora della Cina. Certo, il punto di partenza, per l'Angola, era ancora più in una situazione di arretratezza. I motivi del successo? Uno solo: il petrolio. E così Luanda, la capitale, si é trasformata: tutti hanno la macchina, il traffico é insostenibile, i petrodollari hanno reso gran parte della popolazione benestante, per lo meno quella della capitale.
Certo stupisce che in un paese dove ancora la sanità non é a livelli ottimali, dove l'HIV dilaga (ma questo non é un segno di benessere sociale, semplicemente, come anche nel mondo occidentale, la gente si scorda di fare i test), dove l'analfabetismo é ancora lontano dall'essere sconfitto, il governo parla già di "energie rinnovabili" come se fosse effettivamente il problema principale della nazione.
Per lo meno ne é convinta la direttrice per le Tecnologie ambientali del ministero dell'Ambiente, Domingoas Brito. Secondo il funzionario governativo, questo tipo di energie potrebbero migliorare le condizioni di vita dei cittadini, in particolare nelle zone rurali. "Vista la dispersione della popolazione", ha detto Brito, "e la mancanza di linee di trasporto dell'energia nella maggioranza di queste località, le energie rinnovabili, in particolare l'energia solare, giocano un ruolo importante nello sviluppo, visto che la messa in opera dei sistemi fotovoltaici e' possibile e anche rapido. Questo rappresenta un vantaggio per l'ambiente, ma anche per l'economia e la sicurezza energetica.

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