domenica 27 marzo 2011
Portogallo: si torna ai livelli di crisi di novembre
I costi del debito pubblico del Portogallo stanno portando il Paese sull’orlo del baratro: il rendimento dei titoli decennali portoghesi è salito oggi fino al 7,59 per cento, con lo spread (differenziale di rendimento), rispetto al corrispondente bund tedesco che si è riportato sui massimi dal 30 novembre scorso.
Torna così a salire la pressione sui bond lusitani, anche da parte dell’Unione europea. E mentre il governo di Lisbona ribadisce che il Paese non ha bisogno di un salvataggio europeo, la Bce è intervenuta sul mercato acquistando bond portoghesi.
La Bce – stando alle indiscrezioni riportate da Bloomberg – avrebbe nuovamente comprato i bond di Lisbona per allentare la tensione e il rendimento è così calato al 7,46%. In mattinata un portavoce del governo ha assicurato che il Portogallo non ha bisogno di ”aiuti esterni” escludendo categoricamente che Lisbona stia contrattando un salvataggio finanziario.
I dati del Paese sono negativi anche sul fronte disoccupazione, che supera l’11% e tocca i massimi dal 1998.
Nel 2010 l’economia è cresciuta dell’1,4%, in base alla stima preliminare dell’Istituto di statistica nazionale, ma per effetto delle misure di austerity si prevede per il 2011 una contrazione del Pil tra l’1 e l’1,8%.
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