Lo studio dello speciale "The world in 2011" dell'Economist mi lascia un po' perplesso: lo studio prevede infatti che entro il 2011 il Brasile diventerà la 7° potenza industriale del mondo, superando l'Italia.
Ma non é questo che mi lascia perplesso: la crescita brasiliana, infatti prosegue a ritmo sostenuto mentre si sa che l'Italia se non arretra, al massimo stalla. Il punto é che però l'Italia l'anno scorso aveva già superato il Regno Unito, diventando la 6° potenza economica mondiale e declassando il Regno Unito, appunto, a 7°. Di conseguenza, perché le previsioni così lungimiranti dell'Economist non tengono conto di fatti già realizzati anche se recenti? Bah....
Nessun commento:
Posta un commento