venerdì 25 marzo 2011

Saranno 200 milioni i cinesi ricchi nel 2015


La crescita costante dell’economia cinese, ha ripercussioni specifiche anche sulla classe media della seconda potenza al mondo, in espansione a ritmi incessanti e in proporzioni mai viste finora. Difficile prevedere le ripercussioni sull’economia mondiale, già in larga parte dipendente dalle scelte di Pechino, come difficile sarà prevedere come e in che modo il mercato globale (e i grandi produttori occidentali) si adegueranno alle richieste di quasi 200 milioni di cittadini appena imborghesiti, e desiderosi di spendere i nuovi capitali in accumulo.

La classe benestante cinese sarà numericamente pari a quella equivalente di Francia, Germania e Italia messe insieme in meno di quattro anni, entro il 2015: 201 milioni di persone, pari al 14,5% della popolazione, prossime ad aumentare fino a 424 milioni entro gli ultimi mesi del 2020, una grandezza paragonabile a quella di tutta la popolazione dell’Europa Occidentale.

Nel 2010 è avvenuto anche lo storico sorpasso numerico della borghesia cinese nei confronti della borghesia tedesca: Global Insight, ponendo come base di benessere i 30mila dollari pro capite, ha segnalato che oggi in Cina ci sono almeno 95 milioni di individui ad aver raggiunto tale traguardo, contro i circa 81 milioni della Germania.

Il consumo privato della Cina intera pesa ad oggi quasi il 9% su quello mondiale. 

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